domenica 22 aprile 2012

Il tuo stile, il tuo stile

La Regione Lombardia ci informa che:

(Ln - Milano) La Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla
Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio
Boscagli, ha deciso di stanziare un contributo complessivo di 600.000
a favore delle Asl Milano 1, Lecco e Varese, per favorire l'assistenza
in via sperimentale per un anno di 103 religiosi non autosufficienti
accolti in diverse strutture.
"Nella nostra regione - spiega Boscagli - sono presenti 500 religiose
e religiosi anziani che, in relazione alle diverse forme di non
autosufficienza, sono assistiti presso le loro dimore abituali quali
conventi e comunità religiose. Alcuni istituti, per favorire il
miglior sostegno anche di carattere socio-sanitario, hanno organizzato
adeguati spazi dedicati con la presenza di personale qualificato in
grado di offrire loro prestazioni assistenziali e di carattere socio-
sanitario. La particolare storia dei religiosi, infatti, rende
difficoltosa un'adeguata collocazione presso le residenze sanitarie
(Rsa) presenti sul territorio".
Sono state individuate, in accordo con i rappresentanti della
Conferenza Episcopale Lombarda, dell'Unione Superiore Maggiori
Italiane della Lombardia (U.S.M.I.) e della Conferenza Italiana
Superiori Maggiori della Lombardia (C.I.S.M.), diverse strutture che,
in base a determinati requisiti igienico-sanitari, strutturali e
gestionali, verificati in collaborazione con le Asl, possano ricevere,
attraverso le Asl stesse, i contributi distribuiti in base alla
gravità del paziente assistito. Tra gli istituti individuati, che già
ospitano gli anziani, ci sono: Casa don Giuseppe Quadrio di Arese
(Mi), Infermeria San Michele (Mi), Residenza suore anziane Maggianico
(Lc), Pontificio Istituto Missioni Estere Rancio (Lc) e la Casa S.
Giuseppe di Varese.
"Tra i nostri obiettivi - conclude Boscagli - vi è la realizzazione di
un sistema di welfare, che favorisca la permanenza delle persone in
condizioni di fragilità nel proprio ambiente familiare e sociale. Un
vero e proprio sistema di sussidiarietà circolare, che metta al centro
del mondo la persona in quanto tale, con tutti i suoi bisogni".
Mi rivolgo a te, caro Celeste,
sorvolando sull'invenzione "sussidiarietà circolare" (evidentemente quelle verticale ed orizzontale non bastano più per i vostri magheggi) per arrivare a una tua esortazione: "non giudicatemi dalle mie giacche".

Orbene, nel 2012 (anche nel 2011) la Regione ha tagliato i budgets alle RSA per una percentuale stimata del 4%, ti trovi? Bon, secondo te chi pagherà il taglio? Dai, ti aiuto, ché con la memoria ultimamente fai cilecca: i ricoverati, tutti, un per l'altro.
Tu dimmi per quale motivo 103 religiosi debbano avere un trattamento privilegiato rispetto agli altri religiosi e agli altri anziani non religiosi.
Capisci, vero, che in confronto le tue giacche da cameriere di pizzeria romagnola anni '70 farebbero invidia a Lord Brummel?

1 commento:

  1. Ma a quanto ammonta quel 4% di "taglio" ai budgest delle RSA lombarde? Per gli sciccosi che hanno deliberato un simile privilegio [a scapito del diritto altrui alla pari dignità] saranno pure bruscolini 600.000 euro. Ma -sono sicura- le RSA avrebbero preferito qualche goccia di euro....piuttosto che spremere gocce di sangue ad anziani spesso in precarie condizioni.Ciodetto auguro agli sciccosi, che valgono meno delle loro giacche, di subire analoga sorte una volta scaricati dentro una RSA. bacinottemaf

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