Sono uscita di casa a vent'anni e non ho mai avuto un televisore: non è il mio media, dopo dieci minuti di qualsiasi programma io dormo, a qualsiasi ora del giorno o della notte.
Quando l'ex-marito è venuto ad abitare con me ha molto insistito per avere una tv sicché, a patto che fosse sua e lui pagasse il canone, è arrivata.
Per la separazione ho costruito ponti d'oro in tutto e per tutto e piantato chiodi inenarrabili per il canone: mai e poi mai avrei pagato il canone per una tv che non guardo e che lui aveva voluto. Insomma, alla fine lui paga il canone per la tv che ha voluto lasciare qui a imperituro ricordo.
Potrei darmi alla clandestinità piuttosto che pagare l'odiosa gabella per il pc o per lo smartphone e contribuire a pagare lo stipendio alla Lei o a Minzolini o a ...
Giammai.
Non so a che piano tu abiti e cosa poi, sotto, vi sia sotto la tua abitazione; ma se fosse cemento libero, con nessuno in vista all'orizzonte, sappi che ai televisori piace volare. Senza paracadute.
RispondiEliminaPurtroppo sotto c'è il mio piccolo giardino.
RispondiEliminaIl mio problema non è il canone RAI che, se non fosse pagato dall'ex, non sarebbe da me dovuto perché non avrei la tv (disponibile alla tenzone con il bellissimo figlio). La mia incazzatura deriva dalla presa per il qulo (sic) di voler far pagare il canone a pc e smartphone (soprattutto al lavoro).
È un insulto alla mia modesta intelligenza: non riesco a immaginarmi mentre, in orario di lavoro, mi connetto al sito RAI per godermi Ferrara, per esempio. :)))
Buona giornata