domenica 2 febbraio 2014

Un De Rosa è un De Rosa, è un De Rosa

Ho provato a immaginare quale sarebbe stata la mia reazione se un De Rosa qualsiasi mi avesse detto "Sei qui solo perché brava a far pompini".
Gli avrei chiesto conferma dell'argomento:
"Quindi lei vuol dire che non riconoscendomi meriti e competenze nella mia funzione, ne deduce come unica alternativa che un uomo, o più uomini, mi abbiano favorito perché brava nella nobile arte?"
A risposta affermativa, avrei ringraziato per la fiducia e: " Lei lo sa, vero, che dicendomi ciò mi sta parlando di lei come uomo?" "Lei lo sa, vero, che mi sta dicendo che favorirebbe una donna che le fa "credere di avere tra le cosce un dio"?
E tranquillo, per quel che mi riguarda, a lei mai.

Senza che lo chiedessi, mi hai fatto la grazia
di magnificare il mio membro.
Senza che lo sperassi, sei caduta in ginocchio
in posizione pia.
Quello che è stato non è stato sepolto.
Per sempre e un giorno
il pene riceve la pietà osculante della tua bocca.

Oggi non ci sei né so dove sarai,
nell'impossibilità totale di un gesto o di un messaggio.
Non ti vedo non ti sento non ti stringo
ma la tua bocca è presente, adorante.

Adorante.
Non credevo d'avere tra le cosce un dio.

Carlos Drummond De Andrade

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