domenica 10 giugno 2012

"Ovunque ti giri sale la puzza al naso".
Questa frase, scritta da un'amica per un contesto ben definito, mi ha riportato alla mente un ricordo vivido, perfettamente stagliato, che non sapevo di avere:
la scorsa settimana, per lavoro, ho dovuto presenziare a un convegno circa la sicurezza sul lavoro. Roba da uomini, ho dedotto guardandomi in giro.
Il signore sulla mia sinistra sapeva di grasso rancido. Infastidita, volgo il mio finissimo naso sulla destra: deh! Il fiato del signore soffriva di un impianto dentale mal fatto: cibo in decomposizione tra il dente finto e la gengiva. I guess.
Suona il cellulare a quello dietro, signore elegantissimo, si alza per allontanarsi e rispondere e la sua patta è all'altezza del mio naso: probabilmente il completo grigio non vede la lavanderia da tempo e lui non sa scrollarselo bene perché un tanfo di urina vecchia mi stordisce.
Poco dopo, quello sulla sinistra del grasso rancido decide di abbandonare il consesso e per passare smuove grasso rancido, me e bocca di rosa. Non senza lasciare una scia di ascella coltivata a cipolle.

E io che mi faccio menate perché i miei vestiti sanno inesorabilmente di fumo.

2 commenti:

  1. Colui ke ha inventato il non olet pecunia ha fatto il primo passo (quasi come l'uomo sulla luna) affinchè taluni ne potessero trattare a profusione senza olfattivi imbarazzi...Baci meglio di no, abbraccimaf

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  2. Maf, tu stai sul pezzo iniziale. Bon, stiamoci.
    Hai notato che la home di Repubblica non riporta notizia alcuna circa Gotti Tedeschi? Il Corriere dà voce a Cipriani, cioè come chiedere al salumiere se le uova sono fresche.
    E l'Ordine dei Medici non ha nulla da dire su una diagnosi(sic!)carpita durante una cena? Metodi da gulag.

    Mi consolo con il rincospermum, il caprifoglio, il pittosforo, il sambuco, i gigli... in attesa della gardenia. :))

    Qui sole incerto dopo monsone notturno. vada per gli abbracci (fumosi, neh!) :))

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