Io ero a godermi la luna piena, il parco e il concerto di amici. Serata stupenda senza zanzare. Ero stata pure scarrozzata, fantastico.
Alla fine del concerto ho incontrato un moroso di quando avevo vent'anni, baci abbracci e: sai, ti avevo cercato un anno fa, al numero di casa, volevo dirti che stavo prendendo quel particolare tè che ti piaceva e che ti avevo pensato e volevo anche invitarti al mio concerto, ma non rispondeva nessuno. Io ho sorriso abbozzando, perché potevo mai dirgli che non mi ricordavo che quel caspita di tè mi piacesse tanto allora? Poi mi ha chiesto il numero di cellulare.
Il giorno dopo mi ha invitato per un aperitivo: rilassate chiacchiere di aggiornamento. Tutto bene sino a quando ha cominciato a parlare di quanto era innamorato e di quanto ero stata stronza. Si ricordava per filo e per segno parole, azioni, luoghi, musica. Si ricordava perfettamente di una me che dopo 37 anni non esiste più e mi presentava le sue rimostranze. E aveva pure ragione, per carità, ma lo stava facendo con la persona sbagliata.
E se ti chiedeva un bacio era meglio? :-)
RispondiEliminaNon credo Luca, anche perché pure lui non è più quello di allora.
RispondiEliminaHa preferito togliersi il rospo alla possibilità di sapere chi ero umanamente diventata.
Spero, almeno, che anche per lui ora sia una storia definitivamente chiusa :)