Stasera, mentre aspettavo il traghetto, ho incontrato la mia collega polacca. Era in compagnia di un omone con baffi asburgici e occhi cielo d'inverno. Camicia a quadrotti e pantaloni corti.
Lei ha fatto le presentazioni e la traduzione simultanea:
- Lei è il mio capo e lui è il mio ex-capo
e io: - Sono fortunata che l'ex sia lei.
Poi lui ha fatto un gesto che mi ha incantato: mi ha preso la mano e me l'ha baciata. Non il baciamano affettato e polveroso, no. Ha baciato la mia mano con forza, avvolgendola con entrambe le mani, però non so come abbia catturato la mia mano, perché non ho contezza di un movimento indotto. È come se lui avesse intercettato la mia mano nella sua traiettoria e l'avesse baciata al volo.
Breve conversazione sulla Szymborska.
Casomai pensassi a un puro caso, al momento del congedo ha ripetuto la prodezza.
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