N. è una signora novantenne rapita da mr. Alzheimer molti anni fa. Credo capisca ancora, non so bene cosa, sicuramente espressione facciale e tono di voce. Non riesce ad esprimersi: qualsiasi cosa voglia dire, dalla sua bocca esce solo "aiuto", con sua grande frustrazione. Canta e ricorda le parole delle canzoni del suo tempo.
L'altro giorno è arrivata la sua compagna di giochi e scorribande di quando entrambe erano ragazzine: l'ha riconosciuta subito chiamandola per nome. Non solo, ha cominciato a parlare normalmente, rinnovando il ricordo delle loro imprese. Abbiamo chiamato subito il figlio affinché approfittasse dello slot che si era aperto per parlare con la mamma.
Lo slot si è richiuso dopo due giorni, ma è stato bellissimo per tutti.
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