"La meccanica è nota, basti quanto ci hanno spiegato De Vries (Essays on the Psichology of Leadership, 1993) e Kernberg (Ideology, Conflict and Leadership in Groups and Organizations, 1998). Nei movimenti a guida carismatica i singoli vivono di un’esistenza doverosamente funzionale all’accrescimento del carisma del leader, sennò – invariabilmente – al suo detrimento. In questi casi, il leader carismatico si sente “tradito” e “tradire” il leader significa sempre “tradire” l’intera comunità della quale egli non è solo guida, ma anche “espressione per identificazione”, incarnandone l’anima e la storia, il sentire e il sentito."
Un grande Malvino, qui.
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